venerdì 3 maggio 2024
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Ciao amico mio

Ciao “vecchio”... così ti chiamavo, ricordi?

Ciao amico mio

Ieri ho saputo di te, della tua decisione. Di quell’idea che viene quando anche l’ultima luce rimasta si spegne, quando rimane solo il buio, più nero, più fitto, a farti compagnia. Ci siamo incontrati solo qualche giorno prima, sono venuto al centro e abbiamo chiacchierato un po’. Serenamente mi parlavi di progetti, di obiettivi. Mi parlavi di futuro. Io ti ascoltavo, leggevo nei tuoi occhi la voglia di ripartire, di “mettercela tutta, perché è giusto così” mi dicevi. Quella luce che vedevi ti indicava la strada. Forse si, era tenue, flebile, ma sufficiente per credere ancora, per farti dire “ora testa bassa, si riparte”.

Poi quell’ultima stilla di luce se n’è andata. E con lei anche tu. Allora ho pensato ai nostri momenti, ai nostri viaggi, alle serate, alle risate. E ricordo che non avevamo bisogno di nulla per divertirci, per stare bene. Solo un locale, un bar qualunque, gli amici, le amiche, le nostre ragazze. Cose semplici, normali, sane.

Poi siamo cresciuti e, come capita spesso, ci siamo persi di vista. Tu la tua strada, io la mia. Fino a ritrovarci quando alcuni eventi si erano abbattuti su di te con violenza. Eventi che ti avevano indebolito, reso fragile. Sai “vecchio”, negli anni ho imparato a capire quanto la vita a volte è spietata. Dietro l’angolo c’è sempre un’insidia, una trappola. E dobbiamo mettercela tutta perché “…un giorno credi di esser giusto e di essere un grande uomo, in un altro ti svegli e devi cominciare da zero…”.

A volte ce la fai, altre volte no. Non ci sono colpe, nessun perché. Forse è già tutto scritto quello che sarà di noi e possiamo intervenire solo nei dettagli. O forse non è così. Non importa, non lo sapremo mai. Quello che so, che è certo, è che tu hai deciso di andartene, laddove sicuramente starai bene, là da dove ora mi stai ascoltando.

Hai deciso una notte di volertene andare, ma non credere, non è proprio così… perché tu sei qui, come prima, come sempre. E mentre ti scrivo, ti vedo, tu mi guardi e mi sorridi.

Ciao “vecchio”, ciao amico mio. 

Roby


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